L’ECONOMIA NELLE PROVINCE DI VENEZIA E ROVIGO
La demografia d’impresa a fine 2022
A fine dicembre 2022, le province di Venezia e di Rovigo contano 118.508 localizzazioni attive, di cui 89.932 sedi di impresa e 28.576 unità locali. Rispetto al trimestre precedente, si osserva un calo dello 0,6%, corrispondente a -693 unità, analogo al calo percentuale su base annuale, con 715 localizzazioni attive in meno rispetto al 4° trimestre del 2021, condizionato da una contrazione delle sedi d’impresa del -1,1% (-1.018 unità), ma accompagnato dal dato positivo dell’aumento delle unità locali dell’1,1% (+303 unità).
Tale fenomeno si ricollega alla tendenza alla progressiva strutturazione delle imprese, confermata dall’aumento delle società di capitali che crescono del 3,3% nell’ultimo anno (+3,2% per Venezia e +3,5% per Rovigo) e dall’incremento dell’8,1% delle imprese con più di 50 addetti tra quelle con sede legale nei territori di Venezia e Rovigo (+6,9% per Venezia e +13,6% per Rovigo).
Tra le sedi di impresa, che nel complesso subiscono una perdita dell’1,1% a livello tendenziale, continua la contrazione delle imprese artigiane, che ammontano a 24.172 unità, registrando un lieve calo dello 0,7% (-173 unità) rispetto al 4° trimestre del 2021; in confronto al medesimo periodo del 2019 la perdita ammonta a 566 unità.
Le imprese a conduzione femminile diminuiscono dello 0,6% con una perdita assoluta di 117 unità rispetto a dicembre 2021, e di 215 unità rispetto al 2019.
In lieve crescita le imprese giovanili, che contano 9 localizzazioni in più rispetto al medesimo periodo del 2021, con un incremento dello 0,1%; negativo però il confronto con dicembre 2019, rispetto al quale si registra una perdita di 273 unità.
Un aumento tendenziale più sostenuto caratterizza le sedi di impresa a conduzione straniera, che contano 166 ulteriori unità (+1,6%) nel confronto su base annuale; forte crescita anche su dicembre 2019, con +444 unità.
Dando uno sguardo al bilancio sulla nati-mortalità di impresa, le iscrizioni tra gennaio e dicembre 2022 sono aumentate dello 0,2% rispetto a quelle del 2021, e le cessazioni non d’ufficio sono cresciute del 3,9%, segno di un parziale superamento dell’effetto “congelamento” riscontrato dall’inizio della pandemia. Il saldo risulta comunque positivo per 379 unità.
Le imprese nella città metropolitana di Venezia
Nel Veneziano si contano, alla fine dell’annualità 2022, 90.178 localizzazioni di impresa attive, dato in calo dello 0,3% rispetto al 2021 (-250 unità), con +1,3% di unità locali e -0,8% per quanto riguarda le sedi di impresa. Da notare comunque il recupero di 104 localizzazioni rispetto a dicembre 2019, corrispondente periodo pre-pandemico.
Posando lo sguardo sui principali settori di attività, nel confronto su base annuale sono positivi i dati per il comparto delle attività professionali, scientifiche e tecniche che registra un incremento del 4,1% delle localizzazioni attive rispetto al 2021 (+145 unità). Aumentano di 142 unità (+2,7%) gli insediamenti nel settore delle attività immobiliari. Le costruzioni, che hanno continuato a beneficiare degli incentivi fiscali, salgono dello 0,6%, corrispondente a +70 unità. A seguire, gli incrementi tendenziali in termini assoluti riguardano anche i seguenti settori: servizi di alloggio e ristorazione (+0,1%), informazione e comunicazione (+1%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (+1%), sanità e assistenza sociale (+4,6%), attività sportive, artistiche e di intrattenimento (+0,4%) e altre attività di servizi (+0,6%). In rosso rispetto all’anno precedente, invece, i settori del commercio (-1,9%, -465 unità), dell’agricoltura (-3,1%, -239 unità), dei trasporti (-0,6%, -24 unità), dell’industria (-0,2%, -18 unità) e delle attività finanziare e assicurative (-1,4%, -33 unità).
Rispetto al 2021, le sedi di impresa diminuiscono complessivamente dello 0,8%. Tra queste, però, le imprese a conduzione straniera contano 201 localizzazioni attive in più (+2,4%) e ben 604 se si allarga il confronto con il 2019, mentre le imprese giovanili crescono dell’1,3% con 64 ulteriori unità, proseguendo il trend di recupero iniziato nel 2021. Anche le imprese femminili risultano in aumento dello 0,1% rispetto all’anno precedente, con 9 unità in più e con +82 imprese rispetto al 2019. Le imprese artigiane, infine, segnano un +0,1%, corrispondente a +26 unità, rispetto all’anno precedente, ma risultano in flessione di 43 unità rispetto al 2019.
Passando all’analisi della nati-mortalità imprenditoriale, tra gennaio e dicembre 2022, nella provincia di Venezia si osserva una lieve flessione nel numero delle iscrizioni di nuove imprese rispetto al medesimo periodo del 2021. Se ne contano 4.110, lo 0,8% in meno rispetto all’anno precedente. Contemporaneamente aumentano le cessazioni non d’ufficio (+3,4% rispetto al 2021) che riprendono dopo il “congelamento” registrato nel periodo Covid. Il saldo tra i due dati è comunque positivo e si attesta a quota 484.
Le imprese nella provincia di Rovigo
Nella provincia di Rovigo si conferma il trend di contrazione delle localizzazioni osservato anche nello scorso trimestre. A fine dicembre 2022 si contano 28.330 localizzazioni di impresa attive, con 465 unità in meno (-1,6%) rispetto al 2021.
Analizzando i principali macro settori di attività, il confronto su base annuale è negativo per i seguenti settori: commercio con 148 unità in meno (-2,4%); agricoltura, dove si contano una diminuzione di 125 unità (-1,8%); industria, con un calo di 76 unità (-2,6%); costruzioni (-2,1%), attività di alloggio e ristorazione (-2,7%) e trasporti (-4,4%). Osservando ancora il confronto con i dati dell’annualità 2021, per alcuni comparti notiamo invece una crescita, seppur lieve. Il settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche cresce del 3,2% con 29 unità in più, seguito dalle attività immobiliari che registrano +15 unità (+1,2%) e dal comparto istruzione con 14 imprese in più (+10,6%).
Nonostante la diminuzione delle sedi d’impresa del 2%, rispetto al 2021, si segnala una tendenza alla progressiva strutturazione delle imprese, confermata dall’aumento delle società di capitali che crescono del 3,5% e dall’incremento del 13,6% delle imprese con più di 50 addetti, tra quelle con sede legale nel rodigino.
Guardando ai dati sulle compagini imprenditoriali delle sedi di impresa, rispetto a dicembre 2021, nell’area polesana registrano segni negativi le imprese a conduzione straniera, che calano del 1,6% con 35 sedi attive in meno e 160 in meno rispetto al 2019. Ciò nonostante, si nota una ripresa nell’ultimo trimestre con una crescita congiunturale dell’1,1%.
Anche per le imprese giovanili il dato dell’ultimo trimestre è in crescita del 3,5%, nonostante la variazione sull’anno precedente risulti negativa (-3,2% tendenziale), con una perdita di 55 unità sul 2021 e 296 sul 2019.
Le imprese femminili sono in diminuzione del 2,2% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, corrispondente a -126 unità (-297 in confronto al 2019) e continua il trend negativo per le imprese artigiane che calano del 3,4%, perdendo -199 unità sul 2021 (-523 sul 2019)
Focalizzando ora l’analisi sulle registrazioni di nuove imprese, nel periodo gennaio – dicembre 2022 si contano nel Rodigino 1.192 iscrizioni di nuove imprese, in crescita del 3,8% rispetto al medesimo periodo del 2021. Le cancellazioni non d’ufficio, che ammontano a 1.297, sono, in salita del 5,3% su base annuale e portano ad un saldo negativo di 105 sedi d’impresa.